| Che la Calabria sia una terra di passaggio è ben ovvio, con i sui quasi 800 km di costa, è una via di passaggio nel cuore del Mediterraneo tra Oriente e Occidente. Proprio per la sua posizione è stata da sempre oggetto di dominazioni, incursioni, attacchi e lotte per la difesa del territorio. I Saraceni furono per la Calabria una vera spina nel fianco. I Saraceni che venivano dall'Oriente, passando per la Sicilia, che avevano conquistato, tentarono a diverse ondate di conquistare anche la Calabria.
Ne fecero razzie e devastazione, ma non riuscirono mai a imporre il loro dominio sull'intero territorio, però conquistarono diverse città, da Stilo, a Rossano. Lasciarono forte la loro impronta, non certo con non pochi effetti, negativi allo sviluppo della Calabria. Oggi seppur il ricordo non è felice, si dà il nome costa dei saraceni ad un tratto della costa calabrese, in memoria di quella parte di storia, che ha visto la Calabria, suo malgrado, la protagonista a partire dall'VIII Sec. Non a caso nella foto in alto sono rappresentati proprio i mercati saraceni di Cirò Marina, a testimonianza della forza con cui si erano impadroniti delle terre Calabre, creando dei veri e propri mercati di scambio con l'Oriente, le navi infatti che giungevano dal mare, portavano le merci da una parte e l'altra a seconda di ciò che si poteva prendere o di cosa servisse.
La Costa dei Saraceni identifica il lato sud-est della costa calabrese, è situata nella parte più selvaggia e suggestiva della Calabria, attorno all’area del marchesato di Crotone, l’antica e splendida Kroton, in quel tratto di costa che va da Isola di Capo Rizzuto a Cariati e si estende fino all'area montana della Sila fino a Cotronei passando per i borghi medioevali tra i tanti meraviglioso quello di Santa Severina. Il borgo di Santa Severina, come diversi in Calabria, è uno scrigno di tesori ovunque posi lo sguardo, ma il culmine di tutta la sua bellezza è attorno alle mura del Castello, in cima al paese che domina il paesaggio, il Castello Carafa, che sembra diventare un tutt'uno con la roccia su cui si adagia, che ne fa una difesa naturale inespugnabile da qualsiasi nemico.
Le meraviglie di una natura incontaminata fanno da cornice agli importanti siti archeologici sparsi su tutto il territorio a testimonianza di quel che qui è stato della ricca terra identificata come la Magna Grecia.
Qui i bellissimi siti archeologici risalenti all’epoca della Magna Grecia attirano ogni anno moltissimi turisti, insieme allo splendido litorale con sabbia fine e fondali bassi e sabbiosi che in alcuni tratti si alternano alle scogliere arenarie che regalano baie e anfratti dove è facile trovare relax lontano dalla folla, anche nei periodi di alta stagione. Noi l'abbiamo percorsa in lungo e in largo in ogni periodo dell'anno, per mare, monti, e sempre ci ha regalato qualcosa di nuovo e magico.
Crotone fu una delle più importanti Colonie della Magna Grecia, e conserva ancora oggi i segni dell'antica civiltà. Da non perdere i resti più importanti presso il promontorio di Hera Lacinia, a 13 km dalla città, dove si può visitare il Parco Archeologico di Capocolonna, dove rimane l'unica colonna superstite del tempio di Hera Lacinia. Qui ancora sono da ammirare Torre Nao, e la chiesetta della Madonna Greca. Il Castello di Carlo V, in prossimità del porto è una delle tappe da non perdere a Crotone. L’imponente Castello, che nato come una rudimentale fortezza, sull'antica Acropoli greca, per difendere il territorio dalle invasioni Saracene, venne poi ampliato da Carlo V. Qui Pitagora, matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato, politico, fondò la scuola pitagorica nel VI sec. a.C..
Nel corso delle incursioni saracene, in Calabria si stabilirono molti monaci Basiliani, dalla Sicilia si spostarono in Calabria per non sottostare alla religione degli invasori musulmani. I monaci portarono con loro tutto il patrimonio letterario e scientifico del mondo antico. Celebri divennero i monasteri calabresi, da cui ne uscirono grandi maestri delle lettere greche in Italia, che fecero scuola a grandi letterati italiani come il Petrarca o il Boccaccio. Più tardi Cassiodoro fonderà il Monastero vivariense a Stalettì, qui creò la prima biblioteca in Calabria, dove ai suoi allievi faceva trascrivere i testi in greco e latino che aveva portato da Ravenna dove aveva vissuto per gran tempo a svolgere attività di politico.
Da qui il passo è breve per Le Castella, la perla della costa Ionica, un castello aragonese sul mare. Si tratta di una imponente costruzione interamente circondata dal mare, ad eccezione di una sottile lingua di sabbia che lo tiene fortemente ancorato alla terra ferma. Siamo qui nell'area marina protetta di Capo Rizzuto, inutile dire la bellezza e la ricchezza dei fondali, le spiagge meravigliose, tante, diverse, sparse, con la sabbia di color rosso tiziano, inconfondibile, i bassi fondali che rendono immensamente piacevole il bagno qui. Le spiagge sabbiose si alternano a tratti di costa selvaggia ricca di scogli e anfratti, esclusivi e bassi fondali, il luogo ideale per il proliferare delle tante specie marine che popolano questa area, sia faunistiche che floristiche. Tutto ciò ha reso quest’area, che si estende per circa 15.000 miglia, l’area marina protetta di Capo Rizzuto, il parco marino protetto più grande d’Italia, il luogo ideale per gli amanti del mondo sommerso, e per praticare lo snorkeling.
Il borgo di Isola di Capo Rizzuto, è un borgo sul mare, che vanta un mare meraviglioso, diverse torri di avvistamento, torre Vecchia, Torre Chifo, Torre nuova, in funzione di difesa da attacchi via mare, ne testimoniano il valore storico dei luoghi.
Da non perdere una visita al borgo di Cariati, cinto da una fitta catena muriaria e diverse torri, ancora oggi pienamente visibili, proprio a diversa del borgo che sorge a ridosso della costa. Lasciamo il mare per spingerci all'interno a scoprire altri tesori, da non perdere è San Giovanni in Fiore il centro storico di notevole interesse dove Gioacchino da Fiore fondò l'ordine Florense.
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