"Cirò Marina città del vino, insignita della Bandiera Blu per il quattordicesimo anno, qui si trova il promontorio di Punta Alice, area archeologica con il tempio di Apollo Haleo."
Cirò Marina Vacanza al Mare in Calabria tra i profumi i colori del Mediterraneo - dove Antico e Moderno si incontrano, la città nuova sul mare che conquista la bandiera blu per il bel mare e le antiche popolazioni greche che qui introdussero la coltivazione dei vitigni del vino Cirò DOC ben noto in tutto il mondo.
Cirò Marina è un comune di recente formazione, il suo territorio era prima annesso al comune di Cirò, solo dal 1952 è divenuto indipendente, ragion per cui Cirò non ha un centro storico, ma si sviluppa completamente nella Marina, sul mare, con costruzioni recenti, ad eccezione dei palazzi feudali sparsi nella campagna coltivata ad aranceti, uliveti e vigneti, il tipico giardino mediterraneo.
Nonostante la nascita recente di Cirò Marina, il suo territorio ha molto da offrire, prima di tutto il mare, con i suoi 16 km di costa, per lo più caratterizzati da ampie spiagge di sabbia, offre la possibilità di accogliere un folto turismo balneare, e grazie alla qualità delle spiagge, dell'acqua del mare pulita, e dei servizi offerti Cirò Marina è da diversi anni meritevole del titolo Bandiera Blu, che ne fa una località molto apprezzate per le vacanze estive in Calabria. Cirò Marina è dotata di un piccolo porticciolo per i pescatori locali e da diporto, perfetto per chi vuole raggiungere con la sua piccola imbarcazione Cirò Marina.
Ma Cirò Marina non è solo mare, è una terrazza sul mare, che grazie al suo clima temperato, e alla morfologia del territorio consente la coltivazione di pregiate uve, dal gaglioppo al greco bianco, e della particolare fertilità di queste terre si erano accorti anche i greci che sbarcati su questa terra la chiamarono Enotria, terra del vino, vino che portarono fino in Grecia, alle Olimpiadi. Probabilmente furono i greci a importare questi vitigni qui, consapevoli di aver trovato terreno fertile, e condizioni ambientali perfette per ottenere un buon vino. Dopo la crisi vinicola dell'800 a causa della Fillossera, negli ultimi anni il Vino Cirò DOC sta riscuotendo nuova fama, soprattutto per la produzione dei rossi e alla sapiente organizzazione tra i diversi produttori locali.
Non si può venire a Cirò Marina e andar via senza far scorta di qualche buona bottiglia dei pregiati vini locali, ma a Cirò si producono anche le Clementine di Calabria, una particolare varietà di agrumi, prodotto IGP.
Abbiamo lasciato per ultimo la parte più interessante di Cirò Marina, l'area archeologica di Punta Alice. Si tratta probabilmente dell'antica Krimisa, città Magno Greca, fondata da Filottete. Tale tesi sembra supportata dai ritrovamenti sul luogo del Tempio dedicato ad Apollo Haleo.
Nella sua fase più antica, alla fine del VI secolo a.C. il tempio era costituito da una cella allungata di circa 27x8 metri, con orientamento est-ovest, divisa in due navate da un colonnato di cui restano le basi lapidee, sul lato orientale era completamente aperta. La statua di culto del dio Apollo era posta in uno spazio ad ovest, in un ambiente quadrangolare chiuso da un muro divisorio ed articolato da quattro pilastri. La base della struttura era costituita da blocchi di calcare doppi su cui poggiava la muratura. Il tempio di Punta Alice rimase in uso fino alla fine del IV secolo a.C. momento in cui l'edificio venne trasformato in un periptero dorico di maggiori dimensioni 46x19 metri. Il nuovo edificio completamente in pietra, fu circondato da otto colonne sui lati più corti e diciannove su quelli più lunghi. La cella preesistente fu inglobata nel nuovo edificio. In questa seconda fase il Tempio di Apollo Haleo documenta gli ultimi sviluppi dell'architettura dorica templare in occidente, costituendo l'unico edificio periptero postclassico noto. Durante gli scavi nell'area del Tempio di Apollo Haleo, effettuati da Paolo Orsi nel 1924, sono state rinvenute alcune parti della statua greca in marmo, la testa, entrambi i piedi e parte della mano distrutta, esposti al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Dal 1º aprile 2015 dopo 91 anni la testa, i piedi, e la mano sono tornati a Cirò Marina in occasione dell'inaugurazione del museo cittadino.
Proseguendo il giro per Punta Alice, si arriva ai Mercati Saraceni, un'area molto bella dal punto di vista paesaggistico, il verde della macchia mediterranea si incontra con il blu del mare che si fonde al cielo azzurro, e in alcuni punti il pittoresco paesaggio è interrotto da storiche costruzioni, la Torre Vecchia, del XV sec., una struttura difensiva, torre di avvistamento a pianta quadrata, costruita in seguito alle prime invasioni saracene. Invasioni però che continuarono anche nei secoli successivi.
Sul promontorio Alice in località Madonna di Mare, proprio a pochi passi dalla Torre Vecchia, sorge un antico Santuario, dedicato alla Regina del cielo. La tradizione narra che l'Apostolo Pietro, approdato su questi lidi durante un suo viaggio da Antiochia a Roma, fondò sui resti di un vecchio tempio pagano il primo insediamento cristiano chiamato Santa Croce.
E annessi alla chiesa, in una straordinaria posizione di affaccio sul mare, che dista pochi metri, sorgono i Mercati Saraceni, eretti nel settecento, per organizzare una grande fiera che si teneva dall'1 al 3 maggio. Si tratta di una complessa area mercatale, che fu sede di quella fiera, una delle più importanti del comprensorio, la fiera di Santa Croce, che richiamava, per la ricchezza e la qualità delle mercanzie, le vicine popolazioni arberesh. All'inizio del XIX secolo, a causa delle invasioni turche che interessarono l'intera fascia ionica, la fiera venne interrotta, ma l'area rimane intatta, una struttura interamente in pietra, costituita da due nuclei disposti uno di fronte all'altro, completamenti aperti sulla piazzola antistante, ognuno con diverse celle uniche o doppie, dove venivano esposte le merci.
La chiesa più antica di Cirò Marina è quella di San Cataldo, di inizio '900, dedicata al Santo patrono della città, festeggiato dall'8al 10 maggio, posta nella piazza principale del paese, dove si trova anche il palazzo Porti oggi sede del museo cittadino. Di notevole valore è anche il palazzo Sabatini, o meglio il Castello Carafa, una costruzione militare a pianta quadrilatera con torri angolari speronate edificato nei primi decenni del XVI secolo dai Carafa marchesi di Cirò, verso la fine del Settecento fu trasformato dagli Spinelli, feudatari principi di Tarsia, che del manufatto militare fecero un'elegante dimora gentilizia. Il castello fu acquistato poi dalla famiglia Sabatini nel 1845 dalla quale prende oggi il nome.
Percorrendo la statale 106 ionica a Nord-Est del Castello Sabatini si può scorgere una antica fontana a specchio, la Fontana del Principe, risale all'Ottocento, con tre archi sui quali è apposta una lastra di marmo, contenente lo stemma dei nobili signori Spinelli.
Cirò Marina offre un soggiorno confortevole per chi la sceglie come meta di vacanze, ma può essere anche una delle tappe da percorrere per chi vuole scoprire la Calabria in ogni suo angolo ricco di magia e meraviglia, Punta Alice ne un esempio.