Turismo in Calabria

La torre fa parte di un complesso sistema difensivo sulla costa, le popolazioni locali per difendersi dagli attacchi dei corsari, costruivano, nel medioevo, delle torri di avvistamento, comunicanti fra loro attraverso particolari segnalazioni a distanza, e quindi ben visibili l'una dall'altra.

Il comando della torre era affidato ad un caporale chiamato "torriero", che doveva godere della cittadinanza spagnola. La torre quando avvistava una nave vicina alla costa mandava dei segnali di fumo durante il giorno o segnali luminosi con il fuoco durante la notte, per allertare la popolazione dell'imminente attacco e per preparare la difesa con i militari per contrastare i probabili assalti e saccheggi.

La torre di Palmi, ancora oggi ben conservata è una delle due torri presenti sul territorio di Palmi, l'altra conosciuta con il nome di Torre San Francesco è andata distrutta.

La Torre Saracena in passato, per distinguerla, era conosciuta anche con il nome di Torre di Pietrenere. La Torre di Pietrenere o Pietre Negre fu costruita nel 1565, ad opera del Duca di Seminara Carlo II Spinelli, il quale, volle ricostruire Palmi fortificata, dopo la devastazione e distruzione che aveva subito nel 1549 ad opera del corsaro turco Dragut Rais.

La torre realizzata in pietre naturali e mattoni, ha una circonferenza alla base di circa 22 metri, e un'altezza di 15 metri. La porta d’entrata alla torre è a circa 7 metri dal suolo, con una camera provvista di feritoie. L'unica finestra della torre è dalla parte che guarda verso l'interno del paese, lasciando la parte rivolta verso il mare priva di aperture, in modo che le navi nemiche non potessero avvistare l'eventuale luce all'interno della torre.